Quando una bottinatrice deve comunicare alle altre api di aver trovato una nuova fonte di cibo, per indicare la direzione, la distanza e il tipo di raccolto, lo fa attraverso una danza: la danza dell’otto. Si tratta di un esempio unico, nel mondo animale, di linguaggio simbolico. L’orientamento della danza sul favo comunica alle altre api in che direzione devono dirigersi, uscendo dall’alveare, rispetto alla posizione del sole, per trovare l’alimento, la velocità della danza è proporzionale alla distanza da percorrere e il tipo di risorsa viene comunicata con un piccolo assaggio di quanto trovato.
Nell’alveare si condivide tutto, la condivisione del cibo è un aspetto fondamentale della vita dell’alveare. Le sostanze nutritive introdotte nell’alveare passano da un’ape all’altra, di bocca in bocca, in modo che le risorse, poche o tante, vengono equamente suddivise. Questo meccanismo: la trofallassi, corrisponde a quello che per un organismo è la circolazione del sangue. Serve cioè a far si che ogni elemento della colonia sia in sintonia con gli altri e per uniformare il comportamento di tutti attraverso la circolazione di particolari sostanze chimiche, i feromoni: se un’ape ha fame, è perché tutte sono affamate e gli stimoli a costruire nuovi favi, ad allevare un nuova regina o a sciamare sono sentiti da tutti i componenti della colonia nella stessa maniera.